Gli stalloni della Scuderia
Santo Stefano addestrati
da Roberto Arioldi
Una piacevole chiacchierata con la proprietaria della scuderia Barbara Fuchs

A lla fine della stagione agonistica 2003 c.è stato un cambio di allenatore. Gli stalloni Corde (stallone di 6 anni molto richiesto e vincitore del Performance Test 2002 a Grosseto), Santo Stefano Rabin (6 anni, fratellastro di Radiator, che nel 1998 vinse con René Tebbel la Coppa del Mondo di salto a Bologna) e Santo Stefano Graziano (figlio di Graf Grannus e parente da parte di madre di .Figaros Boy. di Ludger Beerbaum) non sono più addestrati da
Gianni Covoni, ma da Roberto Aroldi. Come
si è arrivati a questa scelta?
«Non è facile, per noi allevatori, trovare l´allenatore giusto per i nostri puledri. I grandi nomi favoriscono naturalmente la notoriet
à, ma non sempre il nome famoso è una garanzia per il successo di un puledro, anche quando lo si desidera fortemente. Spesso
accade che un brillante e famoso cavaliere deve impegnarsi molto nella propria carriera  e quindi è naturale che, anche volendo, il tempo che può dedicare a montare personalmente  e a presentare i puledri della sua squadra è molto limitato». 
E. anche difficile combinare il calendario di un professionista del salto di livello internazionale
con gli eventi nazionali.
«Sì, ed anche la preparazione di un puledro per un Circuito Classico è molto diversa da quella di un cavallo adulto per il Riders Tour
o per un campionato europeo o mondiale. Nella nostra scuderia tutti i puledri vengono seguiti individualmente. Fin dal primo giorno, ricevono una educazione (a prescindere  dal carattere distintivo che viene dato già durante la gravidanza della giumenta madre e poi alla nascita), che li prepara a vivere a contatto con gli uomini. I cavalli da sella e dagara vivono con gli uomini, sono loro compagni e viceversa. I puledri della Scuderia Santo Stefano partecipano a tutte le rassegne, sono abituati a viaggiare e cercano l.aiuto dell.uomo in tutte le nuove esperienze (nel lavoro alla corda e nella doma). Fino a quel momento noi, allevatori e allenatori, 

 
rimaniamo accanto a loro con pazienza e amore. E poi arriva il momento del doloroso distacco,
quando i cavalli devono abbondare il .giardino d.infanzia., come lo chiamiamo noi, e andare nel mondo da soli». 
 Gli stalloni al Performance Test e successivamente 
 alla preparazione per i vari Circuiti  (Classico, Eccellenza) ecc. 
 «E qui iniziano i nostri problemi. Ogni puledro ha bisogno di una persona di riferimento, un cavaliere che li comprenda, interpreti le loro esigenze e sappia, quindi, sfruttare appieno le loro capacità. A questo va aggiunto che nella nostra scuderia il cavallo, oltre a lavorare, può trascorrere molte ore nel paddock, attività che favorisce il suo equilibrio fisico e  psichico». 

 E questo non è sempre possibile in una scuderia d i  addestramento professionale e sportiva.

«A meno che questa scuderia non sia abbinata ad un allevamento, come quella di Roberto Arioldi e sua moglie Anna. Entrambi hanno condotto al successo internazionale i cavalli della propria azienda. Conoscono il lungo e faticoso cammino per ottenere buoni risultati e sanno bene che l.uomo per primo deve essere il compagno del cavallo, prima che il contrario possa avvenire un giorno, e che è l.uomo che può fidarsi del suo cavallo incondizionatamente. Sono rimasta affascinata dal modo in cui i puledri di Roberto Arioldi (All. dellaLoggia sas) pparivano equilibrati e correttamente 
preparati in occasione dei Campionati 
che si sono 
tenuti ad Arezzo lo scorso settembre.
La corretta preparazione, ottenuta nella nostra scuderia con tanto duro lavoro, conduce quasi automaticamente a vittorie e buoni
piazzamenti nei tornei».
Sta parlando di .gestione. dei puledri.
«Un allevatore deve .gestire. i suoi puledri nel modo giusto; intendo dire che deve trovare per loro i giusti metodi di allenamento e i  corretti istruttori, se non vuole che chiudano la loro carriera già a 5 
anni, come purtroppo spesso accade.
Noi riteniamo di aver trovato in Roberto
 Airoldi l.uomo giusto per i nostri giovani stalloni.
 Nel 2004 parteciperemo ai Circuiti 
 Classici per i cavalli di 5 e 6 anni e attendiamo 
 con ansia i risultati». 
 E Giovanni Govoni? 
 «Gianni e sua moglie Monia sono delle persone 
 meravigliose. Un giorno, quando i nostri 
 cavalli saranno cresciuti e conosciuti a livello 
 internazionale, come noi speriamo, qualcuno 
 di loro potrebbe diventare partner di Gianni!». 

La ringraziamo per questa conversazione!
 
 

Nella foto in apertura, sesto posto per CORDE

al MASTER 5 anni - Verona 6-9 novembre 2003Barbara D. Fuchs e Roberto Arioldi.

Nella foto in basso, Roberto Arioldi in sella

di CORDE MASTER 5 anni - Verona 6-9

novembre 2003.